Un articolo speciale scritto per noi dal nostro amico Joseph Chucky.
L’ultimo articolo che ho scritto per un blog mi ha portato agli onori della cronaca con un gossip immobiliare che neanche Novella 2000 ai tempi d’oro. Era un articolo che parlava della svendita dello stock immobiliare di Johnny Depp che a quei tempi aveva giusto due problemucci finanziari. L’articolo venne ripreso da testate giornalistiche di mezzo mondo: avevo raggiunto l’apice del mio successo.
Poco tempo dopo mi licenziai.
Gente strana, gente creativa, Supermad.
E iniziò un nuovo capitolo della mia strabiliante carriera fatta di digital, birra, bici e gente strana.
Di creatività e di sobrietà (poca), parole che non sembra, ma fanno rima con Supermad.
Non è facile avere certezze nella vita, ma da quel nuovo inizio, una penso proprio di averla raggiunta: la gente è strana, ma la gente creativa è più strana della gente. E Supermad fa parte di quel mondo.
Ne è un esempio la sua ossessione per gli addobbi di Natale o per l’ordine in cui le giacche dovrebbero essere appese per colore su una rella bianca appena apparsa in ufficio.
Da questo incipit sembrerebbe che questo post, più che un articolo per un blog, sia un romanzo a capitoli. Per ovviare a problemi di noia e attenzione, salterò tutta la parte che va dal mio nuovo inizio ad oggi. Parlerò solo di oggi e della ricetta perfetta, confezionando forse la migliore delle markette, una di quelle che sono certo, ogni azienda di questo mondo vorrebbe ricevere almeno una volta nella vita.
La ricetta perfetta.
Da sempre la creatività è responsabile della maggior parte delle emozioni di un prodotto, di una campagna pubblicitaria e della sua riuscita. Il giusto contesto, un team come si deve e quel q.b. di trash, completano infine la buona riuscita di un progetto.
Ecco, potrebbe sembrare fazioso, ma vi assicuro che tutti gli ingredienti appena citati sono parte della ricetta che compone Supemad.
Un contesto che aiuta la creatività, messo su con passione e dedizione, un team che ai voja a trovarlo e quel q.b di trash che se lo conosci ti permette di conoscere cosa è veramente bello.
E poi vabbeh, c’è sempre l’ingrediente segreto, quell’ingrediente che rende celebri le ricette di nonna, che da quel sapore di magia, che aiuta vendere meglio e rende qualsiasi esperienza un po’ più speciale.
Potrei mettere un prezzo psicologico con soglia o farvi un omaggio per invogliarvi a conoscere il mondo Supermad: un 9,99 euro che suona meglio di 10 o una tovaglia plastificata con fantasia floreale in regalo all’attivazione di una prima campagna, ma non sarebbero incentivi in alcun premianti rispetto a quella che sarà la soddisfazione che proverete nell’entrare in contatto con il lavoro di Supermad. Come diceva Guido Angeli: provare per credere.
E come diceva Bill Bernbach: la creatività è nascosta dentro di noi. Da Supermad non c’è bisogno di cercarla. È lì che ti aspetta.
Joseph Chucky