Per le piccole imprese è sempre più difficile guadagnare visibilità sulle piattaforme: quali sono le alternative?
Hai una piccola impresa e ti rendi conto di quanto sia difficile guadagnare visibilità sui tuoi canali social? Oggi vogliamo parlarti proprio di questo! Ti proponiamo una breve riflessione riguardo la visibilità delle piccole imprese sui social, prendendo spunto da un articolo molto interessante che trovi QUI!
Abbiamo scelto di scrivere questo blog post in maniera del tutto spontanea, senza seguire un obiettivo preciso, se non quello di alimentare la discussione riguardo la presenza delle piccole imprese sui social. Tutto ciò che leggerai è il frutto delle nostre riflessioni personali, che spesso accendono il dibattito anche internamente alla nostra agenzia!
LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE… POSTATE.
Essere presenti sui social in modo proficuo è sempre più difficile. Le piccole imprese, la moltitudine di aziende che fonda il suo business sulla fiducia, la qualità del servizio e la prossimità, sono estremamente penalizzate dalle modalità di funzionamento delle piattaforme. Se per le big, infatti, i social rappresentano un’importante cassa di risonanza, la voce dei più piccoli si perde nella moltitudine di informazioni, e troppo spesso ogni sforzo comunicativo risulta vano. Certo, si può sempre contare sulla partecipazione attiva dei membri della propria community, ma allargare la propria area d’influenza, ampliando così il bacino di potenziali clienti, è un’impresa tutt’altro che semplice.
NON SIAMO TUTTI INFLUENCER, E VA BENE COSÌ.
Così titolava un nostro post su Instagram di qualche tempo fa, e ancora oggi abbracciamo questa filosofia. La nostra percezione è quella che, quantomeno a livello inconscio, anche i pesci più piccoli desiderino diventare squali della comunicazione. A volte questo desiderio sfocia in una vera e propria ossessione. Per questa ragione osserviamo, anche nei profili più modesti, comportamenti da influencer, nonostante il ridotto bacino di utenti.
Concedici un esempio (magari riduttivo) per esprimere meglio questo concetto.
Osservare una rockstar salire sul palco e incitare la folla è un fatto del tutto naturale. Cosa ben diversa (e probabilmente ridicola), sarebbe osservare un perfetto sconosciuto fare lo stesso. La folla reagirebbe in modo imbarazzato, non riconoscendo al malcapitato nessun merito e nessuna notorietà. Ecco, a volte ci sembra che i social pullulino di sconosciuti che provano a salire sul palco come fossero delle rockstar, salvo accorgersi, dopo qualche tentativo, di non suscitare nessuna reazione nella folla.
E QUINDI USCIMMO A RIVEDER LE… ALTERNATIVE!
Ci siamo più volte chiesti se esistano alternative valide ai social. La risposta che ci siamo dati è: probabilmente si, ma bisogna studiarle a fondo! Sempre più persone si stanno accorgendo di quante energie vengano dissipate nei social, nella maggior parte dei casi per ampliare di pochissimo il proprio bacino di clienti. Lo sforzo collettivo di una miriade di aziende, tutte concentrate nella scalata alle piattaforme, ha reso queste ultime (che sono a loro volta delle aziende), sempre più potenti e influenti, tanto che i loro algoritmi e le loro modalità d’utilizzo definiscono quasi del tutto l’andamento del mercato digitale e non solo.
Quali sono le alternative?
Senza dubbio occorre investire tempo e risorse nelle relazioni dirette, tornare a fare network dal vivo, tenendo alta la qualità dei propri servizi ed instaurando relazioni solide con i propri partner. Questi aspetti sono fondamentali per ogni impresa di successo e, nonostante i social abbiano radicalmente cambiato il modo di fare business, resteranno sempre elementi indispensabili.
È piuttosto difficile che un’impresa (specialmente legata all’universo digital come la nostra), abbandoni del tutto i social network. Tuttavia i tempi stanno cambiando: ce lo dimostrano i flussi di utenti che migrano in massa da una piattaforma all’altra, in cerca di spazio e stimoli maggiori. Che il far west delle piattaforme sia ormai un’epoca lontana è chiaro a tutti. Oggi i social sono luoghi virtuali con piramidi gerarchiche ben definite, e come avviene per ogni piramide, è davvero difficile avvicinarsi alla cima.
La vera alternativa è un cambio di prospettiva.
Per questo occorre dismettere questa visione verticale del marketing, per abbracciarne una più orizzontale. L’obiettivo non è quello di arrivare al vertice della piramide, ma di allontanarsene, per tornare a dialogare tra noi non come delle rockstar, ma come persone comuni, che svolgono seriamente il loro lavoro e che danno importanza, prima di tutto, al dialogo ed alla fiducia.
Se ti interessano i temi che trattiamo sul nostro blog ti invitiamo a seguirci, ovviamente anche su Instagram e Facebook (facciamo ancora parte della famosa piramide)!
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