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Mad Christmas. Il racconto di Natale.

Testi: davide.pellegrino | Illustrazioni: martina.acetti

Che gli alpaca del signor Bernardo volassero non era certo un segreto per i bambini di valle Miniere Bianche.

Loro tutti infatti almeno una volta, erano saliti all’altipiano per chiedergli di poterne cavalcare uno, e nonostante lui cercasse di impedirgli di volare con gli alpaca per paura che potessero ferirsi, loro riuscivano sempre a fargli dire di sì, anche solo per un breve volo sulle montagne lì intorno.

Chi non credeva a questa storia invece, erano gli adulti del villaggio.

Gregorio, il minatore più anziano della valle, rimproverava Eliseo, suo figlio, dicendogli di smetterla di raccontare sciocchezze, e di pensare a crescere forte, che il tempo della miniera si stava avvicinando anche per lui, e così facevano tutti i genitori del villaggio.

Ogni volta che suo padre pronunciava quelle parole, Eliseo sentiva divampare un calore sconosciuto dal profondo delle viscere: la sua storia era reale, ma i grandi non l’avrebbero mai creduta.

Eliseo

C’era però un vecchio signore barbuto che abitava in un villaggio poco fuori valle Miniere Bianche, che di sicuro avrebbe creduto alle storie di quei ragazzini.

Il suo nome era Natale, e tra i bambini correva voce che insieme a lui vivessero altre creature capaci di volare e che tutti gli anni, quando arrivava dicembre, lui le legasse ad una slitta e volasse insieme a loro per consegnare doni, in una sola notte, a tutti i bambini del mondo.

Quel giorno d’inverno Eliseo, incuriosito alla vista del vecchio signore che volava insieme alle sue renne appena dietro i monti, aveva intrapreso un lungo cammino su per le montagne per andare ad incontrarlo. Lui che volava insieme a quelle renne, pensò Eliseo, avrebbe certamente creduto alla sua storia: anche il signor Bernardo poteva volare in groppa ai suoi alpaca rosa.

Natale e Renna

Eliseo calpestava la neve lentamente, e ad ogni passo dai suoi stivali si levava un rumore croccante che lo rassicurava. L’oscuro sentiero che lo aveva condotto fino a lì, e che lo aveva fatto sentire così solo, adesso era soltanto un ricordo. La calda baita del vecchio Natale era sempre più vicina. Eliseo riusciva sentire il profumo della legna che ardeva nel suo camino arrivargli alle narici sbuffato fuori dal comignolo. Si avvicinò nella sera alla porta del vecchio Natale, sbirciò dalla finestra e lo vide seduto in poltrona proprio davanti al fuoco. Dopo un breve momento d’esitazione, Eliseo bussò alla porta.

Casa Babbo Natale

Eliseo non si era sbagliato: Natale aveva creduto ad ogni parola riguardo gli alpaca rosa del signor Bernardo. Non solo aveva creduto a quella storia, si era persino mostrato interessato ad ogni particolare. Eliseo non poteva essere più felice: Natale, a differenza dei suoi genitori, credeva alle parole d’un bambino.

La notte era scesa lenta e silenziosa come faceva la neve, e aveva avvolto col suo mantello di pece la baita di Natale. Eliseo doveva tornare a casa, la sua famiglia lo stava certamente aspettando con apprensione. Natale non poteva lasciarlo tornare da solo per quel sentiero oscuro tra le montagne, così si infilò in un grande cappotto rosso, prese qualche biscotto allo zenzero dalla credenza nel tinello, una lunga corda dal baule accanto alla poltrona, e uscì per preparare la slitta.

Fuori dalla baita i due andarono verso le renne, che riposavano nella notte sotto un riparo poco più in là. Natale le legò alla slitta, e muovendo soltanto la mano senza aggiungere parola, invitò Eliseo a salire a bordo insieme a lui.

Il ragazzino non riusciva a contenere la gioia e prese a correre verso la slitta con uno slancio improvviso che spaventò un poco le renne. Natale, stretto nel suo cappotto rosso, diede un colpo di redini deciso e autorevole, e le sue renne di tutta risposta spiccarono il volo, trainando la pesante slitta verso il luogo dal quale originava la notte.

Durante la traversata verso casa, Natale raccontò ad Eliseo di quanto le sue renne fossero vecchie e stanche. Per moltissimi anni infatti avevano viaggiato in lungo e in largo per consegnare i doni a tutti i bambini del mondo, ma durante gli ultimi inverni non erano riuscite a compiere quel lungo viaggio, così Natale aveva potuto portare i suoi regali soltanto ai bambini più vicini.

“Portami dagli alpaca rosa del signor Bernardo”, disse Natale con tono di supplica. Eliseo, lusingato dalla fiducia che quell’anziano signore aveva da subito riposto in lui, con un gesto timido del suo indice gli mostrò la direzione verso la baita sull’altipiano.

La slitta poggiò sulla neve soffice senza quasi produrre suono. Nella notte si udivano soltanto gli sbuffi d’affanno delle renne, che stanche anche solo per quel breve viaggio, desideravano già riposare.

Camilla e tutti gli alpaca rosa se ne stavano poco distanti da lì, incuriositi da quella presenza ma non realmente interessati. Quando però Eliseo scese dalla slitta, lei lo riconobbe e gli corse incontro per farsi carezzare. Perfino Natale si stupì di quanta confidenza avesse quel ragazzino con quelle bestie bizzarre, perfino lui che viveva con delle creature di terra che sapevano volare.

Approfittando della fiducia che gli alpaca mostravano per Eliseo, Natale cominciò ad accarezzarli come faceva il ragazzino, e in pochi istanti loro cominciarono a fidarsi anche di lui.

Così il vecchio tirò fuori i biscotti allo zenzero da una piccola sacca di juta, e ne diede un pò a tutti gli alpaca. Poi dalla stessa sacca tirò fuori la corda e cominciò a legarli uno ad uno alla sua slitta: mentre con una mano porgeva i biscotti agli animali, con l’altra ne cingeva il collo con la corda.

Eliseo cominciava a preoccuparsi: cosa aveva in mente Natale?

Fuga Natale

Una volta legati tutti gli alpaca insieme alle renne, Natale salì di nuovo sulla sua slitta. Questa volta però non invitò Eliseo a farlo insieme a lui. Diede ancora una volta un brusco colpo di redini, poi mentre le renne aiutate dalla forza degli alpaca iniziavano ad andare leggere verso il cielo, si voltò verso Eliseo.

“Perdonami”, gridò il vecchio mentre si allontanava sotto la neve verso le stelle.

Vi aspettiamo il prossimo venerdì per il terzo capitolo! E Non Perdetevi il Podcast che uscirà lunedì!

Capitolo 3