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Quanto leggono gli italiani? È possibile leggere di più grazie ad un social network?

Sappiamo tutti quanto in Italia la lettura non vada proprio fortissimo. Secondo i dati raccolti dall’Istat negli ultimi anni, infatti, soltanto il 40% della popolazione (dai 6 anni in su), legge almeno un libro all’anno. QUI potrai approfondire questi numeri e comprendere meglio quanto e come leggono gli italiani.

Soltanto il 40% degli italiani legge, questo dunque significa che il 60% della popolazione non legge neanche un libro all’anno! Si tratta di una percentuale allarmante: più della metà degli italiani non legge.

Da questi numeri emerge dunque la necessità di sensibilizzare le persone ed avvicinarle alla lettura. Sono moltissime le iniziative, più o meno celebri, sparse in tutta Italia che promuovono il piacere della lettura. Tuttavia, sempre secondo i dati raccolti dall’Istat, coloro che già leggono tendono a farlo sempre di più, mentre chi non legge tende a continuare a non farlo. Nonostante gli sforzi degli organizzatori, degli scrittori, dei relatori e di tutti coloro che promuovono e partecipano a queste manifestazioni; avvicinare le persone alla lettura non è affatto semplice. Ovviamente la scuola e la famiglia hanno un ruolo centrale nella trasmissione del piacere della lettura, ma si tratta, come puoi immaginare, di un tema sociale così vasto e complesso che sarebbe impossibile per noi affrontarlo sulle pagine del nostro blog.

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Esistono dunque strade alternative per avvicinare le persone alla lettura?

Qualcosa si muove sul fronte social, dove negli ultimi tempi ha preso piede un hashtag particolarmente virale. Stiamo parlando di #BookTok, l’hashtag da oltre 50 miliardi di visualizzazioni che ha dato una scossa al mondo dell’editoria italiana ed estera. TikTok è il social più usato dai giovani, anche se la sua crescita vertiginosa sta allarmando perfino Zuckerberg e il suo Meta. A differenza del mondo patinato e impacchettato di Instagram (che propone molti hashtag a tema lettura, ma spesso lo fa con immagini dai cromatismi perfetti, raffiguranti libri adagiati su belle scrivanie adornate con cactus e tazza di caffè); la formula più diretta e spontanea di TikTok (che spinge contenuti decisamente meno impacchettati), nel lungo periodo sta risultando vincente. Su TikTok gli utenti cercano la spontaneità, e l’algoritmo premia i contenuti più immediati, per i quali tra l’altro, non occorrono nemmeno grandi competenze in fatto di fotografia e videomaking.

Questo accade anche su #BookTok, dove gli utenti pubblicano una miriade di contenuti legati al mondo dei libri, dell’editoria e della lettura. L’attenzione al self-publishing è molto alta, e numerosi autori si propongono indipendentemente proprio grazie a questo hashtag. Abbiamo trovato questo articolo de illibraio.it davvero molto interessante: potrai approfondire il fenomeno #BookTok e conoscere più da vicino i libri che sono diventati virali grazie a questo hashtag!

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Per concludere, vogliamo esprimere il nostro punto di vista su #BookTok.

BookTok è senz’altro un buon modo per mettersi in contatto con il mondo dei libri. Qualsiasi sia la strada che decidiamo di intraprendere per leggere un po’ di più non può che essere ben accolta. D’altro canto però, sappiamo quanto i trend social tendano a transitare rapidamente nelle nostre vite. BookTok può essere uno stimolo alla lettura, ma non rappresenta certo la soluzione ad una criticità così radicata nella società italiana.

Per quanto virale infatti, un hashtag non potrà mai sostituirsi alla scuola ed alle famiglie, che rimangono dunque gli attori principali (e i principali responsabili) dell’abitudine alla lettura. Per loro natura infatti i trend social sono passeggeri, le nuove tendenze attraversano le piattaforme e le modificano ad una velocità tale che sarebbe impossibile credere che un hashtag possa avere un effetto strutturale e duraturo sulla popolazione.

La letteratura è complessa e sfaccettata, e tutti i suoi ambiti meritano attenzione. La narrativa, i testi storici, i testi filosofici, la saggistica e tutto ciò che compone il vastissimo universo dei libri, necessita di essere trasmesso culturalmente dalle istituzioni, in primo luogo scuola e famiglia. Occorre infatti che gli studenti capiscano l’importanza della lettura durante la loro permanenza nella scuola dell’obbligo e in quella secondaria, in modo che da adulti possano conservare questa preziosa abitudine.

BookTok può essere certamente un valido stimolo per cominciare a leggere. Dovremmo però familiarizzare con l’idea che la lettura è lentezza, riflessione, ozio e disciplina, caratteristiche piuttosto distanti da qualsivoglia social network, incluso TikTok.

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